Il Garda

Salò, la perla del Lago

Impossibile non restare colpiti dal fascino di Salò, la cittadina che negli ultimi anni è diventata la ‘capitale’ del Garda bresciano. Affacciata sul golfo più suggestivo del lago, è meta turistica sin dal primo dopoguerra in virtù di un clima mite e di una posizione strategica quale ‘porta’ dell’alto Garda, chiusa tra l’acqua e il Monte San Bartolomeo. Il centro storico e il lungolago – considerato tra i più belli al mondo – espongono i segni di una storia importante, iniziata in epoca romana e ricca di vicende: dalle battaglie tra la Serenissima e il Ducato di Milano al Risorgimento sino alla Repubblica Sociale Italiana che chiuse l’epoca fascista.

Oggi, Salò è un centro vivace, ben frequentato, che offre molte attrattive sul lago come nel verde entroterra che comprende sei frazioni: Barbarano, Campoverde, Cunettone, Renzano, Serniga e Villa. Curiosità: il nome non ha una chiara derivazione. Alcune fonti lo fanno risalire al nome della regina etrusca Salodia, altre lo collegano a un lucumone di nome Saloo e altre ancora al termine latino ‘salodium’ che indicava le sale e le stanze di cui erano ricche le ville a lago. La spiegazione più valida sembra essere quella che fa risalire il nome al fatto che la cittadina era, giànell'antichità, la capitale economica del bacino gardesano, dove veniva portata una risorsa importantissima come il sale. Paradossalmente vicino all’acqua dolce…

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Un mondo d'acqua dolce

Il Garda non è solo il più esteso lago italiano (368 kmq) ma il più noto all’estero e il più amato dai turisti di tutto il mondo. Diviso fra tre Regioni – Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige – e altrettante province (Brescia, Verona e Trento) è un mondo d’acqua, che regala situazioni ed emozioni molto diverse tra loro. Dalle rocce – in cui è scavata la spettacolare Gardesana - che entrano a picco nel lago alla dolcezza delle grandi insenature come quella di Salò, dalle spiagge quasi ‘marine’ di Moniga alle tante cittadine dove è passata la storia.

Frutto dell’ultima glaciazione 10.000 anni fa, ha uno sviluppo costiero di ben 160 km e – altra caratteristica unica in Italia – una larghezza variabile dai 4 km dell’alto lago ai 16 nel basso lago, circondato dalle colline moreniche, ideali per la viticoltura. Ha cinque isole - due sulla sponda bresciana (quelle del Garda e di S. Biagio) - e un entroterra ricco di interesse. Grazie a un microclima particolarmente favorevole, il Garda ha una vegetazione di tipo mediterraneo sulle sponde (le coltivazioni di olivo e limoni come le specie floreali lo testimoniano) che muta sino a divenire alpino nelle zone sovrastanti il lago. Vale anche per la fauna che trova nelle specie ittiche – quasi una trentina - l’eccellenza, rappresentata in primis dal Carpione.

Sul Garda è passata la storia: dal Paleolitico a oggi, passando per le tribù germaniche e i longobardi (che diedero il nome al lago, che i romani avevamo chiamato Benaco), gli scaligeri e la Repubblica Veneta, i francesi e gli austriaci. E’ qui che è nato il turismo, all’epoca dell’Impero romano. Ed è qui che decine di personaggi hanno soggiornato per mesi e anni interi, rimanendo folgorati dalla sua bellezza.. Sul Garda è passato di tutto, salvo la magia di uno dei luoghi più belli del pianeta.

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